04 maggio 2018

La gente da nulla a Sarnano


Succede a volte. Girovagavo su e giù nella Sarnano antica come avevo già fatto decine di volte, nell'ora in cui incontri solo gatti e piccioni. Ma quel giorno mi ero imbattuto nella poesia di Nino Pedretti e "la gente da nulla" la vedevo sbucare dappertutto:  tra i tetti i balconi le pareti le cornici e i giardini segreti delle case,  tra i campanili, gli archi, le scalinate ripide e i passaggi coperti, i lampioni e pure in un povero bagno (?) in cemento,  fissato, o meglio  incollato nella parete di una casa medievale. Non ero più solo mentre  scoprivo  una città nuova, ancora più bella di quella conosciuta.

ADESSO BASTA
La gente da nulla come noi
ha fatto strade,
ha fatto torri
ha fatto le mura delle città.

La gente da nulla come noi
ha toccato con le mani
tutto quello che vedi attorno a te
ogni puntino. 

Noi ci siamo accecati 
per fare le cerniere lampo 
ci siamo rovinati i polmoni 
nella polvere delle filande 
ci siamo bruciati nella calce 
ci siamo ammazzati: nei camion 
che andavano di notte 
nella nebbia e sotto la pioggia. 

Noi gente da nulla 
Abbiamo fatto il mondo 
E adesso basta.

Nino Pedretti





Sarnano








 Modifiche e aggiunte a partire dal XV secolo





Quasi una meridiana

Sassotetto sopra e fra i tetti

Il gatto sarnano