21 giugno 2017

La Madonna della Misericordia di Apiro



Apiro, chiesa della Madonna della Misericordia

La Madonna della Misericordia di Apiro, attribuita a Ottaviano Nelli da Gubbio (1375-1444), fu originariamente affrescata  su "un muro intonacato sulla strada tra Porta Mercatello e la chiesa di San Salvatore"(*), in una edicola religiosa quindi,  in un crocicchio dove tutti , dal bifolco al ricco signore, sia di giorno che di notte potevano sottoporsi allo sguardo provvidenziale della Vergine e forse potevano anche toccarla per dare più forza alla preghiera o alla richiesta di una grazia. 

Nelle Marche , nel XV° secolo, furono dipinte tante di queste immagini e tutte con la stessa iconografia: Maria apre il suo grande mantello sotto al quale si rifugia una umanità in preghiera.  La "protezione del manto" non era una novità, nel medioevo la regina e le feudatarie potevano graziare anche dalle pene più gravi chi avessero riparato sotto il  loro manto. Nella Madonna della Misericordia le tradizioni civili venivano  perciò semplicemente trasformate in simboli religiosi. In un secolo in cui tutto sembrava crollare, nel Centro Italia si susseguirono almeno una decina di epidemie di peste nera, e la  medicina era equiparabile all'astrologia, la fede rappresentava un rifugio e una garanzia per l'aldilà e la Madonna della Misericordia ne era la rappresentazione fisica, l'immagine taumaturgica.

L'immagine di Apiro divenne da subito un importante simbolo di fede se già nel 1524 intorno  a questo delicato e coinvolgente affresco fu costruita  l'attuale chiesa dedicata, ovviamente, alla Madonna della Misericordia o, anche, della Figura per ricordare la sua primitiva collocazione (nel dialetto marchigiano figura o figuretta è sinonimo di edicola religiosa).



Apiro, chiesa della Madonna della Misericordia
Nel dipinto  Maria indossa una corona perché di regina si tratta. Il suo  viso è la rappresentazione della divinità, senza alcuna espressione umana tanto da sembrare una bambola e lo sguardo è come quello di Dio dell'arte tardo gotica: fisso, su chi le parla o l'ascolta. Sotto il suo prezioso mantello striato , blu come il colore del cielo , pregano alla sua destra gli uomini, si riconoscono  un papa un cardinale  un vescovo, alla sua sinistra le donne, quelle  sposate con il velo sulla testa, le nubili senza. In alto alcuni angeli sembrano essere  il marchio di garanzia del Paradiso.


Apiro, chiesa della Madonna della Misericordia: uomini in preghiera sotto il manto

Apiro, chiesa della Madonna della Misericordia: le donne sposate con velo, le nubili senza
Oggi,  l'altare sotto la Madonna della Misericordia è sempre curato e abbellito da piante e fiori segno di una devozione ancora viva e sentita dagli Apirani.

Apiro, chiesa della Madonna della Misericordia
La domenica mattina è il giorno migliore per visitare la chiesa, sicuramente aperta,  e per conoscere Apiro curiosando tra le bancarelle del mercato settimanale.

Apiro, la Chiesa della Madonna della Misericordia 
(*): "un muro intonacato sulla strada tra Porta Mercatello e la chiesa di San Salvatore" è riportato in una dettagliata relazione dell'arch. Pacifico Ramazzotti esposta all'interno della chiesa.