24 maggio 2017

Cuore di CH RO MO


CH RO MO,  Mole Vanvitelliana di Ancona: "Cuore"

Dai contenitori appesi sopra due dipinti cadono gocce d'acqua con cadenza regolare. Sembrano perle di luce quelle gocce, meteore che s'infrangono sulle tele con un suono ritmico simile ai battiti del cuore. Ogni singola goccia d'acqua interagisce con il dipinto modificandone, via via nel tempo, il colore e la forma. Quale sarà l'esito finale? Nessuno lo sa finché non smetteranno di cadere gocce d'acqua, finché non cesserà quel ritmo. Ritmo...ripetizione...trasformazione. È il nostro destino. Il divenire dell'Uomo ma anche dell'Universo sottoposti alle stesse leggi fisico-chimiche.

CH RO MO,  Mole Vanvitelliana di Ancona: "Cuore"


L'installazione "Cuore" è un'idea degli artisti Chris Rocchegiani e Roberto Montani (CH RO MO).   È stata allestita nei locali della Mole di Ancona in concomitanza con la mostra di scultura "Ecce Homo". Forme diverse d'arte hanno dialogato sullo stesso tema del divenire umano ma le emozioni suscitate da "Cuore" sono state, vi garantisco, le più intense.


CH RO MO,  Mole Vanvitelliana di Ancona: "Cuore"


Le foto sono state scattate e concesse da CH RO MO che ringrazio.






02 maggio 2017

Ecce Homo alla Mole di Ancona



Roberto Fanari: 6 settembre 2016  (filo di ferro cotto)

Nella Mole Vanvitelliana di Ancona ha chiuso i battenti Ecce Homo, una mostra dove erano esposte le opere di una trentina di artisti che hanno modellato, piegato, fuso, scolpito, pennellato, intrecciato, saldato i più svariati materiali per raccontarci la loro visione del divenire umano. Il percorso tra le opere e le installazioni ti cattura da subito e se all'inizio ti muovi seguendo le indicazioni della guida nel giro di pochi minuti saranno solo le emozioni o la curiosità a farti scegliere la direzione, senza impedimenti di alcun tipo. Anzi, credo che lo stesso contenitore, la Mole, con i suoi spazi crudi ma autentici, in qualche modo influenzino il percorso e nello stesso tempo diventino testimonianza storica di un altro divenire. Inoltre, la possibilità, anzi l'invito a scattare fotografie, per chi come me ha questo interesse, ti permette di assaporare ogni singola opera nel più piccolo dettaglio e serbarne un ricordo non solo mentale. 

Roberto Fanari: bambina  (filo ferro cotto) -  Francesco Messina : nudo (bronzo)

Marino Mazzacurati: lottatori (bronzo)

Fabio Viale: Souvenir David (marmo)



Giacomo Manzù: Tebe distesa nell'ovale (bronzo)

Mimmo Paladino: Dormienti (terracotta)

Fausto Melotti: La disputa dei sette savi di Atene (pietra di Viggiù)




Novello Finotti: Studio per il grande cobra 2 (bronzo)


                                        Donato Piccolo: Dal Tutto il Nulla e dal Nulla il Tutto... (vetroresina)                                        Giusetta Fioroni: Jane (Austen) (maiolica policroma)

Valerio Trubbiani: Ractus ractus...e  Le morte stagioni (alluminio)

Il "divenire" della Mole: gli intonaci di alcune colonne furono fatti mescolando alla meno peggio sabbia, sassi di mare (sui quali ancora poggia l'edificio) e ramoscelli di vario tipo ancora visibili nel fatiscente conglomerato.

Ancona, Mole Vanvitelliana