06 ottobre 2013

Visso e Leopardi. Parte 1° : la città


Visso:    torri di guardia della cinta muraria medievale
Cesellata in una valle alla confluenza del torrente Ussita con il fiume Nera ( quello che andrà poi a gettarsi nella Cascata delle Marmore), Visso è la porta d'accesso ad est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Si passa di qui per andare a Castelluccio e Ussita, ma anche nell'altopiano di Macereto o nell'Alta Val Nerina. Insomma, ci troviamo in una delle zone più belle d'Italia.

Visso:  torrente Ussita, chiesa di San Francesco e argini a protezione della città.

Visso è stata progettata e realizzata  sovrapponendo mattone su mattone, fino ad ottenere la città perfetta; torri, palazzi,  chiese, piazze, fontane, vicoli, archi e muretti tutto è in pietra locale, anche se a volte nascosta da intonaci colorati, e tutto è in armonia con l'ambiente.

Visso:  via del Bargello

Visso:  salita Boncompagni


Visso:      via del Torriere


Visso: Porta Ussitana

Vi do un consiglio per visitare "Visse" ( è così che si chiamava nel '200): lasciate nell'auto ogni tipo di guida, la città è piccola tornerete a riprenderla dopo semmai. Provate l'ebbrezza di perdervi tra i vicoli alcuni così ripidi che vi affaccerete dall'alto su di un mare di tetti e comignoli. Camminate seguendo solo il vostro istinto, anche dentro le chiese e i cortili, vi sembrerà di far parte della storia di Visso.

Visso:  salendo verso il Parco Jaja


Visso:  campanile della Collegiata di Santa Maria  e via Galliano  


Visso: retro del Palazzo dei Governatori

Visso:  dal balcone del Palazzo Comunale (vedi foto successiva)
Ma non pensiate di trovarvi in un museo a cielo aperto. La città medioevale e rinascimentale è rimasta pressoché intatta entro le sue mura ma è viva e vegeta. Le sfide della modernità i vissani le hanno già risolte. Un esempio? Il semaforo sulla facciata del palazzo comunale: un compromesso tra l'antico e la necessità moderna di regolamentare il traffico.

Visso: Palazzo Comunale   (già Palazzo dei Priori)
Una lapide in ricordo di G.B.Gaola Antinori è affissa nella piazza a lui intestata, proprio di fronte al municipio. Giovan Battista è stato sindaco e deputato ed è lui ad aver  acquistato e poi donato alla città un centinaio di manoscritti di Giacomo Leopardi, tra cui gli Idilli. Oggi, se gli originali de "L'infinito" o " Alla luna" sono esposti nel Museo Diocesano e non chiusi a chiave in qualche collezione privata magari all'estero il merito è tutto suo.




La storia di questo regalo è troppo sorprendente  e i personaggi coinvolti sono troppo speciali per non meritare  uno spazio tutto per loro. Vediamoci, perciò, nel prossimo post: "Visso e Leopardi: l'incontro perfetto".

Visso: la chiesa di  S.Agostino, ora  Museo Diocesano e dei manoscritti di G. Leopardi. 


"Visso e Leopardi. Parte 2: l'incontro perfetto" clicca qui. 

12 commenti:

  1. Che bello! Che bello! E le tue foto sono meravigliose, Leo, come sempre. Quella chiesa di San Agostino e la sua piazzetta mi ha ricordato il Duomo di Spoleto ... ricordo che sono arrivata a Spoleto a tarda notte, ma lo stesso io voleva entrare nella cattedrale ... e poi il prete quasi mi permetta rinchiusa perche non mi aveva visto entrare! Je! Amo il vostro paese! Non può essere più bella! Abbraccio, e mille grazie per i tuoi pubblicazioni.

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  2. Ahahah! chiusa in chiesa per una notte. Dovrebbe essere una bella esperienza. Comunque hai ragione, quando sei a Visso ti sembra di stare più in Umbria che nelle Marche. Ma è vero! Solo nel 1860, dopo l'Unità d'Italia, questa città è stata annessa alle Marche. Per 1.300 anni, dal 575, è stata parte dell'Umbria, nel Ducato di Spoleto, prima, nella Diocesi, sempre di Spoleto, sotto la Stato Pontificio,poi . Una curiosità, solo nel 1985 è passata dalla Diocesi di Spoleto a quella di Camerino nelle Marche. Ci... vediamo nella 2° puntata. Ciao.

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  3. uno dei miei borghi preferiti!! ci sono stata qlc mese fa e, come consigli tu, senza guida, senza meta, mi sono persa nei suoi vicoli, nella sua storia. passeggiare per il suo centro ascoltando lo scorrere dell'acqua, ammirare le antiche pietre, i balconi, le fontane...ogni volta una nuova scoperta...Visso è un piccolo grande tesoro!
    grazie per la bellissima passeggiata, al prossimo post

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    1. Grazie a te anche per avermi ricordato la ricetta che avevi allegato nel tuo post. Ciao.

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  4. si impone un giro a Visso!

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    1. e poi dormirai sogni tranquilli a Visso. Garantito! La ferrovia con i relativi treni li trovi a chilometri di distanza.

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  5. Bel post, bellissime foto, non vedo l'ora di leggere la seconda puntata.
    A presto!

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  6. Adesso comincio ad andare in fibrillazione atriale! Se la 2° puntata non sarà all'altezza delle aspettative, che faccio?... rimborso i biglietti.

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  7. Una splendida scoperta!! Ho visitato per caso Visso lo scorso Luglio tornando da Castelluccio e per me è stata una stupenda esperienza e la conferma che non sempre le solite mete sono le migliori!
    E' un luogo stupendo prettamente e meravigliosamente Marchigiano che non ha niente da invidiare a più note località umbre vicine che hanno coperto antiche strade tra meravigliosi palazzi con orrende toppe di asfalto.
    Le foto sono stupende!!!

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  8. Grazie Giuliano! E' proprio vero che noi Italiani a volte non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo. E lo consumiamo come se fosse un bene usa e getta. Fortunatamente ci resta la "splendida scoperta" per... sperare.
    Ciao

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  9. Bellissimo questo paesino!

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  10. Ti aspetta a...porte aperte! A presto Kylie. Ciao.

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