23 ottobre 2013

Visso e Leopardi. Parte 2° : Viani, Mariotti e Gaola Antinori

Sembrerà strano, ma a Visso, nel cuore del parco dei Monti Sibillini, si trova il Museo dei Manoscritti Leopardiani. Strano perché Leopardi non c'è mai stato in questa città e perché non gli ha mai dedicato una poesia. Se nelle "Ricordanze" Giacomo scriveva "... quei MONTI AZZURRI, che di qua scopro..." non si riferiva a Visso ma alla catena dei monti Sibillini che intravedeva da Recanati.
Stavolta, invece, sarà la casualità a decidere l'intreccio di questa storia.

Nel 1869 lo studioso Prospero Viani di Bologna, a causa di necessità economiche,  decide di vendere la sua collezione di manoscritti leopardiani, incarica quindi il deputato Filippo Mariotti di Apiro di trovare un acquirente che, poco dopo, si materializza nell'allora sindaco di Visso Giovan Battista Gaola Antinori.

Chi sono questi personaggi? Proviamo a conoscerli meglio partendo magari da qualche scritto, da qualche traccia che riveli un po' della loro personalità.

Prospero Viani  

Prospero Viani - Museo del Risorgimento - Reggio Emilia
Letterato, filologo e  accademico della Crusca, Prospero Viani è un appassionato studioso di Leopardi anche  non avrà mai modo di conoscerlo. Raccoglie i  manoscritti di Giacomo dal 1838 per poi pubblicarli nell' Epistolario leopardiano. 

Per conoscere qualcosa di Prospero leggiamo questa questa lettera scritta ad un suo amico:
" quando lo scorso mese, nel fitto dell'inverno, io venni da te, carissimo Oreste, vidi, girando l'occhio lungo tutta la strada e la sfogata campagna, lo spettacolo pittoresco della galaverna; dove a creste o zighizaghi, dove a nastri o trine, quando a pizzi o frange, e quando a pendagli o rotoletti, come fiori d'avellani o di noci, secondo l'intrecciata e varia conformazione o configurazione de' rami negli alberi e nelle siepi..."
Questa descrizione della galaverna tessuta da Viani è un vero e proprio ricamo fatto con le parole quando questo vocabolo era una novità anche per i dizionari. Una persona così avrebbe trattato con la stessa competenza e sensibilità qualsiasi argomento, inclusi i pensieri autografi di Leopardi.

Monte Catria e ( sullo sfondo)  Monte Acuto:    la galaverna                       6.3.2010

06 ottobre 2013

Visso e Leopardi. Parte 1° : la città


Visso:    torri di guardia della cinta muraria medievale
Cesellata in una valle alla confluenza del torrente Ussita con il fiume Nera ( quello che andrà poi a gettarsi nella Cascata delle Marmore), Visso è la porta d'accesso ad est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Si passa di qui per andare a Castelluccio e Ussita, ma anche nell'altopiano di Macereto o nell'Alta Val Nerina. Insomma, ci troviamo in una delle zone più belle d'Italia.

Visso:  torrente Ussita, chiesa di San Francesco e argini a protezione della città.