21 aprile 2013

Cupramontana: l'Eremo dei Frati Bianchi




Eremo dei Frati Bianchi, l'ingresso 

Il cancello blocca l'accesso alle auto, ma il varco lasciato aperto alla sua sinistra è un chiaro invito ad entrare. Siamo nell'area floristica protetta dei Frati Bianchi: un bosco secolare, autoctono spiega un cartello, di querce, frassini, ontano nero, aceri e altre latifoglie tipiche delle colline marchigiane. Stenti a credere di trovarti lì, pochi passi prima eri ancora tra gli olivi e il verdicchio di Cupramontana.

Area floristica protetta dei Frati Bianchi
 
Il marzo piovoso di quest'anno rende il Fosso del Corvo ancora colmo d'acqua e la vegetazione in grande forma per l'exploit della prossima collezione... primavera-estate.

Area floristica protetta dei Frati Bianchi
Il terreno intriso d'acqua  lascia ben vedere le impronte lasciate dagli animali selvatici  nei loro abituali percorsi,

Area floristica protetta dei Frati Bianchi: una cascata di capelvenere
e... meraviglia! Una parete verticale, alta circa quindici metri, completamente ricoperta di Capelvenere: la felce dalle fronde leggere e delicate come la chioma della dea Venere (wikipedia).  

Area floristica protetta dei Frati Bianchi
Continuando a salire, il rumore di una cascata nasconde, ma non troppo, il martellare di un picchio impossibile da scorgere.

L'Eremo dei Frati Bianchi di Cupramontana
Poi... il bosco si apre a una grande radura dove sorge l'Eremo dei Frati Bianchi. Sulla sinistra si vedono le grotte scavate intorno all'anno Mille dai monaci seguaci di San Romualdo, il benedettino che fondò la Congregazione dei Frati Camaldolesi: frati Bianchi perciò, dal colore del loro saio.

Grotta, con le pareti d'arenaria compatta, scavata dai monaci.


Il chiostro
La soppressione degli ordini religiosi nel 1866 e la partenza dei frati nel 1929 hanno causato il saccheggio e il completo abbandono della biblioteca, della chiesa e di tutte le altre costruzioni. Il terremoto del 1997 ha fatto il resto. Una società privata ha rilevato, di recente, la struttura per farne un centro congressi e di incontri. Credo che sia una buona soluzione per salvare... il salvabile. Il chiostro, da poco ripristinato, ci permette di essere ottimisti. 

La meridiana
Continuiamo a girovagare nella zona non ancora restaurata: nel chiostro, la parete d'arenaria incombe sopra la meridiana;

La sorgente
il rivolo d'acqua che sgorga dalla fonte è l'unico testimone dell'antica costruzione;


Il lavatoio

la struttura del lavatoio, con le sei bacinelle di maiolica , è ancora ben conservata... 

Ruderi
                          
...gli edifici settecenteschi saranno ricostruiti? Si intravedono alcuni affreschi protetti da tessuti (?) bianchi.

Le celle dei monaci

Alcune celle dei monaci con relativi orti ci riportano all'esterno. Siamo circondati dal bosco e dalle pareti scoscese d'arenaria che racchiudono l'eremo in un anfiteatro naturale. Ma non c'è silenzio. Le voci degli uccelli rimbalzano dall'una all'altra parete come palline da ping pong, a volte con un suono leggero, altre volte sono così forti, invece, da sembrare amplificate da un qualche strumento. Il suono di una campana scandisce le ore. Il campanile s'intravede in cima alla collina, al di sopra del bosco: è il monastero di San Giacomo della Romita ...dei Frati Neri, francescani. 




E' ora di ridiscendere. Stavolta sono i colori del sottobosco ad attenderci.

14 commenti:

  1. Mi piace molto il tuo modo di raccontare nei post. Complimenti :)

    pensierinviaggioo.blogspot.it

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  2. Anonimo22/4/13

    Che bella passeggiata che abbiamo fatto assieme! E tu sei stato un compagno competente, informato, attento e curioso. Questo POST e questo POSTO mi danno una sensazione di grande serenità e di questo in questi giorni ce n'è gran bisogno.
    Ciao fra
    da scanfesca

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  3. Manuela e Scanfesca! Va a finire che a forza di apprezzamenti divento rosso come quella bacca di pungitopo nell'ultima foto.

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  4. Un viaggio che é tutto un incanto! Quante biblioteche storiche saccheggiate in Italia, purtroppo, per non dire di monumenti lasciati in totale abbandono!

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  5. Per fortuna parte di quella biblioteca è stata salvata, e oggi si trova nel Comune di Cupramontana.

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  6. Invito - italiano
    Io sono brasiliano.
    Dedicato alla lettura di qui, e visitare il suo blog.
    ho anche uno, soltanto molto più semplice.
    'm vi invita a farmi visita, e, se possibile seguire insieme per loro e con loro. Mi è sempre piaciuto scrivere, esporre e condividere le mie idee con le persone, a prescindere dalla classe sociale, credo religioso, l'orientamento sessuale, o, di Razza.
    Per me, ciò che il nostro interesse è lo scambio di idee, e, pensieri.
    'm lì nel mio Grullo spazio, in attesa per voi.
    E sto già seguendo il tuo blog.
    Forza, pace, amicizia e felicità
    Per te, un abbraccio dal Brasile.
    www.josemariacosta.com

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  7. Ciao Leo! Ho seguito il link dalla pagina di Adriano, e sono arrivata qui. Mi chiamo Patzy, della Argentina. Sono un artista digitale e siccome ho origini italiane, faccio un blog dedicato al tuo Paese, il quale amo come se fosse proprio. Mi è piaciuto molto il tuo blog, tutto ciò che riguarda l´Italia mi interessa. Quindi io ti seguo, e se volete vi invito a miei siti. Un grande abbraccio.

    http://senderositalianos.blogspot.com
    http://artedigital-by-patzy.blogspot.com

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  8. Bentrovata Patzy, come no, ti seguirò molto volentieri! ho già visto il tuo blog ed è molto interessante e piacevole vedere l'Italia vista da un' argentina con delle origini italiane. Buona lettura ad entrambi.
    Ciao.

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  9. Posto magico, ascetico.Da quando lo visitai la prima volta sono passati una venticinquina d'anni, vedo che non e' cambiato molto. Poi una visita successiva mi lascio' molto perplesso, un gruppo di guerrafondai che " giocava" alla guerra nei boschi limitrofi mi fece passare tutta la fantasia...! Da allora non ci sono piu' stato, ma forse adesso...

    Ciao Roberto

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  10. Anch'io, Roberto, non ci sono più andato: dagli anni '70. Non ne ho più avuto il coraggio dopo aver visto lo stato di totale abbandono in cui veniva lasciato quel luogo. Ma oggi le cose stanno cambiando... guarda la pagina Fb dell'Eremo!
    Ciao.

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  11. Ciao Leo, finalmente sono riuscito a visitare il tuo blog.
    Bellissimi luoghi... certi posti nel loro abbandono sanno comunque trasmettere profonde sensazioni.
    A presto!

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    1. Piacere sentirti Barba, concordo con il tuo commento! E poi, qui nelle Marche come ti giri c'è sempre un edificio, un luogo o un'ambiente testimoni di un passato e di vissuti scomparsi. Spero con tutto il cuore che i nostri racconti possano rappresentare un contributo, se pur...minimo, per far si che quella storia non venga dimenticata.
      Ciao.

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  12. Bellissimo posto e bel post! Ma l'eremo è abitato o disabitato?

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  13. Non ci sono più i frati, il complesso è stato rilevato da una società per adibirlo ad attività di ristorazione, di accoglienza e di turismo in genere. Ciao Lorenzo.

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