21 febbraio 2013

Pievebovigliana: Pontelatrave e la via Lauretana



Pontelatrave - Statale 77 della Val di Chienti               (15.2.13)
Le Marche! Sono sempre pronte a sorprenderci, e a stupirci. Ero stato diverse volte a Pontelatrave ma sempre di passaggio e distratto dalla smania di arrivare a destinazione. Come sempre ho "girato l'angolo", in fondo a questo rettilineo a destra, ma stavolta mi sono accorto del castello, del ponte antico, della chiesa fondata da S.Francesco d'Assisi, del paesaggio stupendo e del paese in collina: Pievebovigliana. L’ambiente naturale, la storia e le architetture realizzate dall'uomo sono così intrecciate e legate assieme da sembrare la trama di un arazzo. 

Pontelatrave  -  "Pons de trabe Bonanti"              (15.2.13)
Il ponte: "Pons de trabe Bonantis”, ovvero, Pontelatrave.   
Le fondamenta sono di epoca romana ma è stato ricostruito nel '300. Era qui che confluiva la via Lauretana, una delle vie di collegamento tra Roma e l'Adriatico, e quindi Loreto. 

Visso - "indicazione stradale" lungo la via Lauretana
La "via antiqua que venit a mare", dopo aver toccato Foligno, superava gli Appennini a Colfiorito oppure a Visso- Macereto con un dedalo di mulattiere e strade di montagna che s'incanalavano in questo imbuto, guado sicuro e certo sul fiume Chienti, per poi proseguire fino al mare Adriatico. 


Pontelatrave - il ponte                                       (15.2.13)
Su quei pochi metri di larghezza sono transitate le economie di intere regioni, la fede di chissà quanti pellegrini diretti al Santuario di Loreto o, in direzione opposta, alla Basilica di Roma, le ambizioni di tanti governanti e l'ostilità degli eserciti di mezza Europa.

Pontelatrave -  sul ponte                                       (15.2.13)
Il ponte, oggi, è sempre lì, ridotto a un passaggio pedonale ma se lo attraversi scopri che il fiume Chienti continua a scorrere sullo stesso alveo, da millenni, e il paesaggio circostante credo che non sia tanto cambiato da allora.
Pontelatrave - fiume Chienti                               (15.2.13)
Ed è proprio l’importanza strategica di questa struttura a spiegare  la presenza di due perle nel raggio di 300 metri l'una dall'altra : il castello di Beldiletto ad est, la chiesa di San Francesco ad ovest. 

Il castello di Beldiletto:

castello prima e residenza rinascimentale poi, è appartenuto a Giovanni da Varano, signore di Camerino, "... nel 1510 vi soggiorna, con tutto il suo seguito, composto da sette cardinali e 200 uomini a cavallo, il papa Giulio II...". Oggi appartiene ad un privato e non è visitabile - speriamo che lo diventi quanto prima. Gli "affreschi dei  60 cavalieri" non meritano questo abbandono.

Pontelatrave - Castello di Beldiletto                    (14.12.12)
La chiesa e il convento di san Francesco:
il terreno è stato donato da un nobile di Muccia  a  Francesco d'Assisi, di ritorno da Ascoli Piceno, nel 1215,  mentre la costruzione della chiesa si è conclusa alla fine del '300. 
Ne "I Fioretti di San Francesco", testo del 1476,  sono descritti due episodi  avvenuti  a  Trave Bonanti. Nel primo, San Francesco trasforma l'acqua del pozzo in vino per dissetare gli operai intenti alla costruzione della chiesa, l'altro invece, racconta:    

"... La provincia della Marca d'Ancona fu anticamente, a modo che 'cielo di stelle, adornata di santi  ed esemplari frati; li quali, a modo che luminari di cielo, hanno illuminato e adornato l'Ordine di san Francesco, e il mondo con esempli e con dottrina.....Il sopradetto frate Bentivoglia, dimorando una volta a Trave Bonanti solo, a guardare un lebbroso, essendogli in comandamento del prelato di partirsi indi e andare ad un altro luogo il quale era di lungi quindici miglia, non volendo abbandonare quello lebbroso, con grande fervore di caritade sì lo prese e puoselosi in sulla spalla e portollo dall'aurora insino al levare del sole tutta quella via di quindici miglia, insino al detto luogo dov'elli era mandato, che si chiamava Monte Sancino ( oggi, Monte San vicino): il quale viaggio, se fosse stato aquila, non avrebbe potuto in così poco tempo volare: e di questo divino miracolo fu grande istupore a ammirazione in tutto quello paese..." 

Purtroppo la chiesa non è visitabile a causa delle lesioni strutturali subite durante il terremoto del 1997. 

Pontelatrave - chiesa di San Francesco                    (14.12.12)
Il paesaggio stupendo e il paese in collina - Pievebovigliana:
spero che le immagini riescano a descrivere il paesaggio meglio delle mie parole. 

Pievebovigliana  -  paesaggio                         (14.12.12)
Pievebovigliana è tutta da gustare camminando tra le strade e gli edifici medievali del Castello mentre speri di veder sbucare da qualche portone quei " trenta e dieci bon fanti di Bovegliano" descritti da Franco Sacchetti nel 1399 su " il Trecentonovelle",

Pievebovigliana - il Castello                            (14.12.12)
oppure sorseggiando il Mistrà Varnelli prodotto, fino a poco tempo fa, dalla distilleria Varnelli che si affacciava sulla piazza principale.

Distilleria  Varnelli  - vecchia sede 
                                   
A Pontelatrave termina, per  ora, la superstrada proveniente da Civitanova Marche. Le due gallerie in costruzione fra poco saranno pronte ad  ingoiare un traffico sempre più consistente, veloce e distratto, da e per l'Umbria.

Pontelatrave - variante SS 77 della Val di Chienti          (15.2.13)
Per queste zone si tratterà di un'opportunità o di un'emarginazione? Il dibattito è ancora aperto, ma dipenderà tutto (e solo) da noi. Se riusciremo, cioè, a guardarci attorno senza essere mai sazi di conoscere il mondo che ci circonda, come i bambini.

Appunti:
L'Agriturismo " Sapori di Campagna":

Pievebovigliana - Agriturismo  Sapori di Campagna
Agriturismo, quello vero però, in cui l'attività principale è costituita dalla coltivazione dei terreni circostanti, dall'allevamento di animali da cortile, di mucche, maiali, pecore e agnelli. Il tutto con la certificazione biologica. La gestione è di un'intera famiglia, genitori e figli: Silvana e Maccario, poi Barbara, Tiziana e Mario. Tutti uniti nel motto "tutti per uno, uno per tutti", come cinque moschettieri.
Da poco si è aggiunta anche un'altra attività: "l'Agrinido Certificato", il primo nelle Marche.

Agrinido -      "laboratorio" creativo
 stivali, giacca a vento, cappello e cestello   ( tremate genitori, tremate!)
Come si mangia? Non lo posso svelare. Sarei imparziale, siamo diventati amici. Però vi lascio una traccia, se ci riesco anche odorosa, su come trasformano i loro prodotti: crescia con ciabuscolo e foglie, gnocchi alla papera, agnello in porchetta, dolce con la ricotta...e questo è solo un assaggio.  






4 commenti:

  1. scanfesca22/2/13

    Un viaggio nella storia, la cultura, la natura, la gastronomia e la spiritualità di un piccolo lembo delle Marche, ricco di stimoli diversi.
    scanfesca

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  2. Molti mi hanno scritto ringraziandomi perché, pur essendo escursionisti, scarpinatori, sciatori, svinazzatori ed estimatori di questa zona, non conoscevano queste "perle". E' stata una bella soddisfazione, così non mi sentirò più l'unico a "non aver visto".
    Grazie Scanfesca.

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  3. Bellissimo posto Pievebovigliana ,tutto da scoprire.
    Grazie per l'informazioni e complimenti per il blog!
    Ciao !

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  4. Grazie! e buon viaggio nelle Marche quindi.

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